Le tecnologie abilitanti stanno cambiando completamente il modo di produrre e concepire gli oggetti. Quello che prima poteva solo essere ipotizzato diventa oggi un lavoro fattibile e veloce grazie all’enorme trasformazione tecnologica in corso.

Proprio per questo motivo il Governo italiano ha predisposto soluzioni di agevolazione degli investimenti aziendali in beni materiali e immateriali promuovendo il piano nazionale Transizione 4.0.

Scopriamo insieme le tecnologie abilitanti che abbiamo lasciato in sospeso nell’articolo precedente: Manifattura Additiva, Automazione e Big Data.

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Manifattura additiva: un modo innovativo di produrre gli oggetti

Una delle tecnologie abilitanti più conosciute e che sta trovando maggiore applicazione è la manifattura additiva  capace di spaziare tra i settori industriali più disparati. Dall’aerospaziale alla meccanica, dal settore automobilistico alla gioielleria.

Innanzitutto la manifattura additiva è un attento e complesso processo industriale utilizzato per fabbricare determinati tipi di oggetti partendo da modelli 3D computerizzati. Tutti i processi partono da modelli matematici e, attraverso la sovrapproduzione di strati, creano modelli fisici tridimensionali.

La manifattura additiva non si riferisce unicamente alla tecnologia di fabbricazione ma anche a lavorazioni che coinvolgono aspetti finanziari, logistici e strategici.

Uno dei vantaggi principali dell’uso della manifattura additiva è sicuramente il basso costo di produzione. Grazie all’utilizzo delle tecnologie di manifattura additiva infatti l’utilizzo di stampi non è necessario, permettendo una produzione in serie in maniera più diretta.

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Automazione e robotica: la gestione intelligente dei macchinari industriali

L’automazione industriale identifica l’utilizzo di specifiche tecnologie e sistemi di controllo dediti alla gestione intelligente dei macchinari industriali.

In generale il termine “automazione” si riferisce a tutto ciò che è necessario per far funzionare una macchina in modo automatico, senza l’intervento dell’uomo. L’automazione industriale sfrutta quindi tecnologie meccaniche, elettroniche ed informatiche, governando flussi di energia, di materiali e di informazioni, controllando minuziosamente i processi produttivi industriali.

La robotica industriale invece è una diramazione dell’automazione e si occupa della produzione di alcuni processi come la lavorazione e la molatura: è una strategia di automazione capace di applicare le tecnologie che consentono la gestione e il controllo del processo. D’altro canto i robot sono esattamente macchine programmabili che svolgono una serie di compiti insieme o al posto dell’uomo.
L’automazione robotica industriale non è altro che la realizzazione di un compito attraverso l’utilizzo di sistemi automatici capaci di produrre il medesimo lavoro di prima con un ritmo ancora più costante.

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I Big Data e l’evoluzione del mondo digitale

Le interazioni digitali odierne generano una mole di dati gigante, sicuramente molto più elevata di qualche anno fa.

Questi enormi volumi di dati, eterogenei per forma e formato, sono analizzabili in tempo reale e vengono definiti Big Data, una delle evoluzioni più profonde e pervasive del mondo digitale.

La raccolta di questo vasto numero di dati non rende però a pieno l’idea del ruolo dei Big Data nella società attuale. Per Big Data si intende infatti il processo di raccolta e di gestione dei dati che cambia, così come l’evoluzione delle tecnologie che supportano il loro ciclo vitale.

Ma perché il management considera così importanti i Big Data?

I dati rappresentano un fonte illimitata di conoscenza e saperli trattare è la vera chiave performante delle grandi aziende, competitive e dedite allo sviluppo.

Dalla personalizzazione della comunicazione con il cliente all’efficienza dei processi produttivi, fino alla gestione di qualsiasi tipo di emergenza, i Big Data impattano su ogni tipologia di processo industriale. Ampi volumi di dati vengono destrutturati e analizzati in tempo reale, estrapolando autonomamente le informazioni nascoste al loro interno.

L’utilizzo delle tecnologie abilitanti sta cambiando radicalmente il modo di vivere l’azienda creando una catena produttiva estremamente più veloce e strutturata. L’esperienza di ricerca risulta fondamentale per la crescita e l’occupazione, rinforzando e rivitalizzando l’intero sistema produttivo.