È online il primo episodio della rubrica “SONO IO” di Fabbrichiamo il Futuro, un progetto che nasce dalla necessità di dover troppo frequentemente specificare con clienti, fornitori e colleghi la propria professione, in quanto donne.
Tutte le professioniste con le quali abbiamo avuto il piacere e l’onore di confrontarci ci hanno infatti raccontato di aver più volte puntualizzato frasi del tipo: “il tecnico sono io” o “l’ingegnere sono io” per sottolineare al loro interlocutore la propria posizione lavorativa, inizialmente fraintesa.
La prima storia della rubrica “SONO IO” è quella di Irene Vetrò, giovane ingegnere bio-robotico di 32 anni, con una spiccata curiosità per l’ingegno e una impavida forza di volontà.
Il suo percorso formativo è intenso e complesso.
L’ingegner Vetrò si iscrive infatti alla facoltà di ingegneria biomedica che conclude in quattro anni.
Decide poi di proseguire gli studi e di frequentare il corso magistrale di ingegneria meccatronica, con l’intento di approfondire il tema dei dispositivi medici.