Irene Vetrò è un giovane ingegnere bio-robotico di 32 anni.
Il suo percorso formativo è intenso e complesso: prima studentessa di ingegneria biomedica conclude la sua formazione con la specializzazione in ingegneria meccatronica.

Terminata l’università, Irene entra a contatto con un mondo del lavoro totalmente impreparato a sfruttare le capacità di una giovane professionista come lei.

Dopo aver sperimentato personalmente le conseguenze del gender gap culturale, decide quindi di trasferirsi nell’eterogenea Londra, dove spera di trovare una situazione diversa da quella italiana.

Le aspettative però non sempre corrispondo alla realtà: rientrata in Italia Irene capisce di dover affrontare un intenso dialogo interiore con il suo io più profondo.

Cosa vuole fare lei veramente? Cosa la rende felice?

Scopriamolo nel capitolo conclusivo di questo avvincente racconto.