Bologna ha recentemente dato il benvenuto a Hugo, il robot chirurgico da 4 milioni di euro in dotazione a soli 5 centri in tutta Italia.

Hugo è uno strumento dotato di bracci robotici altamente tecnologici e di un fenomenale sistema di visualizzazione delle immagini.

Grazie al suo utilizzo la zona di intervento è visibile in 3D e full HD garantendo conseguentemente accurate performance di precisione.

Il robot chirurgico sviluppato da Medtronic e presente al policlinico di Sant’Orsola a Bologna rappresenta un’ eccezionale opportunità per favorire la formazione tecnologica dei professionisti e dei giovani specialisti.

L’arrivo di Hugo favorisce inoltre la creazione di un centro di innovazione e formazione in chirurgia robotica che, in un futuro non troppo lontano, sarà capace di attirare e trattenere brillanti chirurghi, italiani e non, interessati a questo settore.

robot chirurgico Hugo

Il viaggio del robot chirurgico Hugo dagli USA a Bologna insieme al professor Antonio Gangemi 

Il robot chirurgico Hugo è a Bologna da pochi mesi ma ha già cooperato a diversi interventi con successo, confermando la funzionalità dell’investimento.

Tuttavia il suo arrivo nel capoluogo emiliano, seppur atteso con trepidazione, non è affatto casuale.

È infatti merito del dottor Antonio Gangemi, professore associato del dipartimento di scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Bologna che ha supportato e sostenuto l’utilizzo del tecnologico Hugo come strumento rivoluzionario e propedeutico.

Dopo un’esperienza quasi ventennale negli Stati Uniti il professor Gangemi ha accolto l’invito dell’Alma Mater di tornare in Italia per guidare la piattaforma per l’innovazione.

Seppur forte sostenitore del progresso, il professor Gangemi ha recentemente smentito un potenziale falso mito legato alla chirurgia robotica:”Che non ci sia chi pensa che un robot chirurgico operi da solo! Questo è un braccio che viene guidato da due chirurghi in carne e ossa, ma che ne facilita il lavoro” afferma ai microfoni di Bologna Today.

Un grande ringraziamento quindi al dottor Antonio Gangemi, all’Università e a tutti gli enti che hanno permesso alla nostra città di usufruire di questo progresso tecnologico.

Tradizione, innovazione, formazione e diffusione si consolidano come un unico grande valore capace di innalzare Bologna a grande protagonista del nostro tempo.

Fonti: Bologna Today, Il Resto del Carlino, Policlinico di Sant’Orsola, Fondazione Policlinico Universitario