Sono passati 88 anni dalla scomparsa di Guglielmo Marconi, imprenditore, inventore e politico italiano che ha un legame indissolubile con la città di Bologna.

La sua eredità, fatta di scoperte, studi e ricerche che hanno lasciato un segno indelebile ai posteri, rappresenta ancora oggi un’enorme risorsa per l’Emilia Romagna e per il Bel Paese.

L’invenzione per cui è ricordato maggiormente è quella dell’apparecchio senza fili, in grado di comunicare via radio, abbattendo le distanze geografiche e dando il via a una rivoluzione senza precedenti.

In questo articolo esploriamo la sua figura attraverso alcuni episodi significativi proprio nel giorno in cui, nel 1937, Marconi perse la vita dopo l’aggravarsi delle sue condizioni di salute a causa di una crisi cardiaca, che lo ha visto spegnersi all’età di 63 anni.

Guglielmo Marconi e l’invenzione della radio

Nel 1899 il genio di Marconi stabilì il primo collegamento telegrafico tra la sponda inglese e la sponda francese del canale della Manica. La distanza ammontava a 51 chilometri all’incirca.

Questo avvenimento creò una risonanza mediatica enorme in quel periodo storico, al punto che il New York Times dichiarò che Marconi fu colui che la Storia aveva scelto per essere designato come l’inventore del wireless.

Nel 1901, proprio grazie alle intuizioni e alle ricerche proficue di Marconi, avvenne la prima comunicazione radio transoceanica. Un evento che ha segnato una svolta determinante nella storia della comunicazione mondiale. Del resto Marconi, già dal 1894, aveva eseguito una serie di esperimenti nell’ambito della telegrafia su distanze più brevi.

La data da ricordare per la messa a punto di questa scoperta è giovedì 12 dicembre: Marconi, localizzato su una collina nella città di st John’s, di fronte all’Oceano Atlantico, aspettava un segnale transoceanico che sarebbe arrivato da Poldhu in codice Morse.

Alle 12:30 il segnale arrivò, come da previsioni del ricercatore bolognese. Ancora oggi l’invenzione della radio è contesa tra Marconi e altri due nomi: Hertz, a cui si deve la scoperta delle onde elettromagnetiche e Aleksandr Stepanovič Popov, che costruì un ricevitore in grado di captare le onde radio.

Il premio Nobel per la fisica

I suoi studi rivoluzionari e la sua visione a lungo termine lo hanno portato a ottenere il premio Nobel per la Fisica, con il quale gli fu riconosciuto il contributo dato allo sviluppo della telegrafia senza fili.

L’episodio del salvataggio dei passeggeri che si trovavano a bordo del transatlantico Republic fu determinante nell’assegnazione del premio. Questa notizia generò consapevolezza in merito all’importanza del radiosoccorso anche nei casi di emergenza.

Marconi, tuttavia, condivise il premio con lo scienziato di origini tedesche Karl Ferdinand Braun.