Il 15 aprile, in occasione della giornata nazionale del Made in Italy, il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna ha ospitato l’evento STEM: Passione al femminile, un’iniziativa che ha puntato i riflettori sul ruolo delle donne STEM all’interno del distretto del nostro territorio.

Come?

Attraverso le testimonianze di sei professioniste che hanno condiviso storie, prospettive ed esperienze con studentesse e studenti provenienti dagli istituti Aldrovandi Rubiani e Aldini Valeriani di Bologna.

Oltre alle relatrici, l’evento – organizzato da Ucima e Acimac – ha contato la partecipazione dell’Assessore alla scuola Daniele Ara, della Direttrice dei Musei Civici Eva Degl’Innocenti, del Presidente di Ucima Riccardo Cavanna, del Presidente dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale Daniele Vacchi e dell’imprenditrice Sandra Samoggia.

La tavola è stata infine moderata dalla giornalista del Resto del Carlino, Cristina Degliesposti.

  • Donne STEM
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Un distretto Industriale che continua a risentire della bassa presenza di donne STEM

L’evento “STEM: Passione al Femminile” è stato inaugurato dall’assessore Daniele Ara che ha sottolineato l’importanza di valorizzare il sapere italiano e integrare le varie conoscenze in una società cosmopolita come quella bolognese. Un tema, quello dell’integrazione, che è stato ripreso e approfondito anche dalla direttrice Eva Degl’Innocenti che ha invitato le ragazze presenti in sala a prendere in mano il proprio avvenire, incoraggiandole a “riconquistare il futuro” con fermezza.

Il Presidente dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale ha proseguito i saluti iniziali introducendo il ruolo del distretto industriale bolognese come epicentro della meccanica e della tecnologia. Un’eccellenza che tuttavia continua a rilevare una bassa presenza femminile nelle posizioni apicali delle aziende, contribuendo a un trend di perdita di competitività internazionale che dobbiamo assolutamente invertire.

Infine, Riccardo Cavanna, Presidente di Ucima, con un esempio iconico come quello della creazione della Vespa Piaggio – indimenticabile simbolo di emancipazione – ha invitato tutti i presenti a osservare con curiosità il mondo che li circonda, sottolinenando come il fascino delle idee confuse spesso porti a sorprendenti innovazioni.

Competenze tecniche, determinazione e curiosità 

Sono Antonella Candiotto, Chiara Fiori, Alessandra Benedetti, Irene Vetrò, Rjaibia Chaima ed Elena Beducci le donne STEM protagoniste dell’evento del 15 aprile che hanno riempito di stimoli e fiducia la giovane platea di ascoltatori.

Le relatrici, sostenute dalla giornalista Cristina Degliesposti, hanno infatti offerto uno sguardo approfondito sulle sfide e le prospettive delle donne nello STEM, evidenziando l’importanza delle soft skills e della leadership nel favorire il cambiamento.

Secondo la loro esperienza, un approccio curioso e l’apprendimento continuo sono gli ingredienti fondamentali per trovare posto in un mondo ancora prevalentemente maschile ma che, grazie alla digitalizzazione, sta vivendo una forte evoluzione.

La partecipazione delle donne è infatti imprescindibile per la diffusione del cambiamento e cruciale nell’innovazione e nello sviluppo industriale del nostro territorio.